Amoccia 14 |
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| CITAZIONE (roberta @ 14/3/2010, 19:07) CITAZIONE (Amoccia 14 @ 14/3/2010, 17:15) Il fatto che tu abbia letto Joyce e Beckett e tutto quanto, ROBERTA, non è affatto indicativo. (Costituisce però un'aggravante, quando ti bagni sui testi di De Andrè). A tuo parere **Chiarù** ha idea di chi sia Joyce? E o.O*MiTiCa*O.o, e Lady Aika? A mio parere no, ROBERTA. E qui cade l'ombra. Io parlo per me. Sicuramente qualche stupido o scemo c'è ovunque: puoi per questo prendertela con tutti? Ah, e continuo a non vedere nulla di male nell'amare i testi di De Andrè, per quanto io non ami confondere l'amore che ho per lui, con quello che ho per Joyce. A parte che: sì, posso. Alla maggior parte delle persone, anzi, basta un caffè rovesciato sulla camicia appena lavata&stirata, per prendersela con tutti. Mio zio, addirittura, era così irascibile che per avercela su col mondo non serviva che la camicia fosse lavata&stirata, e neppure che si rovesciasse qualcosa addosso. Ed Io sono stato stuprato ripetutamente da mio zio, quindi fai un po' te. Poi: Joyce non si ama. La letteratura non funziona così, ROBERTA. Puoi amare Kurt Cobain, anche se è morto. Puoi amare i divi, i poster, puoi perfino amare prenderlo in culo. Ma non puoi amare un autore. C'è un bel libro, di George Steiner, che parla dei libri come delle cose peggiori che siano state scritte. Le cose migliori, invece, non sono mai state scritte. Vedi anche Carmelo Bene, a proposito. E quindi non solo ti sto dicendo che "amare" un autore è una cosa groupie e non da studioso, non solo sto insunando che ti piaccia prenderlo in culo (e non è una nota negativa, questa), ma sto anche per ripetere che la tua insegnante di liceo era cretina, così, tanto per. Ciao.
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